Proposte progettuali per il cool roof

La copertura di oggi può e deve essere sostenibile: per questo bisogna coniugare aspetti funzionali tipici di un tetto (il suo ruolo impermeabilizzante, di tenuta all’aria e al vento, la sua stabilità…) alla necessità di contenere il consumo energetico e gli impatti ambientali. Su questi ultimi temi, in particolare, incidono parametri quali la riflettanza, la ventilazione e la massa.
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Consigli progettuali per coperture discontinue “cool

La copertura di oggi può e deve essere sostenibile: per questo bisogna coniugare aspetti funzionali tipici di un tetto (il suo ruolo impermeabilizzante, di tenuta all’aria e al vento, la sua stabilità…) alla necessità di contenere il consumo energetico e gli impatti ambientali. Su questi ultimi temi, in particolare, incidono parametri quali la riflettanza, la ventilazione e la massa, che richiedono una corretta analisi e progettazione, al fine di definire un “cool roof”. 

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Le componenti del tetto che migliorano la sua riflettanza

Quando si progetta un tetto volendo porre una particolare attenzione – sempre più necessaria - agli aspetti energetici e sostenibili, due sono i criteri sostanziali che devono guidare le valutazioni: la conoscenza del contesto climatico in cui si opera e il confronto con la normativa
E’ noto che, come accade per l’intero involucro, si debbano condurre, in relazione all’area climatica di riferimento, verifiche in termini di trasmittanza, ponti termici, formazione di muffe interstiziali e via dicendo, che sfoceranno nella selezione di certe soluzioni materiche rispetto ad altre.
Ma oltre a questi parametri, la normativa - attraverso il D.M. 26.06.2015 sulle prestazioni energetiche e i requisiti minimi, il D.M. 24.12.2015 sui CAM ed eventualmente le direttive specifiche legate ai protocolli di certificazione - indica l’obbligatorietà di condurre delle analisi in termini di costi/benefici nell’utilizzo di elementi ad elevata riflettanza solare e/o di tecnologie cosiddette “passive”, tra cui si cita la ventilazione, l’utilizzo del verde ed altro.
Abbiamo anche visto come ricerche approfondite abbiano sollevato perplessità sulla preponderanza di alcuni parametri specifici rispetto ad altri: la riflettanza (quantità di radiazione solare incidente che viene riflessa da una superficie irradiata, espressa con valori compresi tra 0÷1, sottolineata dalla norma), piuttosto che  l’SRI (Indice di riflessione solare che tiene conto della capacità di un materiale di riflettere la radiazione solare, ma anche della sua capacità di emettere la radiazione solare assorbita come radiazione termica, esprimendosi in una scala da 1÷100).

Poiché ci si è resi conto che rispetto a questa tematica incidono anche altri elementi non trascurabili, è stato definito il concetto di riflettanza equivalente Re, che indica la capacità delle coperture di contenere le temperature superficiali del manto quando investite dall’irraggiamento solare, in considerazione anche: 

  • dei flussi d’aria che lambiscono il manto

  • della ventilazione sottotegola

  • della traspirazione del manto 

  • del contributo massivo del sistema stratigrafico

  • della scelta di qualità formali del manto che si riconducono a questi aspetti.

Ecco perché:

  • tipologia di manto

  • camera di ventilazione

  • scelta delle soluzioni di impermeabilizzazione

  • individuazione delle caratteristiche proprie dei materiali isolanti (più o meno “densi”)

  • eventuale concorso del sistema portante (tipo di struttura)

diventano tutti elementi da progettare e da rendere collaborativi, al fine di:

  1. ottenere le migliori condizioni di comfort indoor

  2. ridurre gli sprechi energetici ed i costi 

  3. contenere il surriscaldamento del microclima locale.

L’expertise di BMI nel proporre soluzioni riflettenti

BMI Group si pone da lungo tempo in una posizione preminente nel panorama delle coperture, sia in qualità di produttore di materiali, sia di promozione di soluzioni e tecnologie specifiche.
Richiamandosi in particolar modo alle coperture discontinue (si possono fare analoghe considerazioni per le coperture piane, rivolgendosi a BMI Icopal, la divisione che se ne occupa specificamente), BMI WIERER propone:

  • varie tipologie di manti, con modelli di tegole/coppi in terracotta e a base cementizia, caratterizzati da forme, sistemi di posa, colorazioni, finiture differenti e pezzi speciali coordinati

  • sistemi di impermeabilizzazione, più o meno traspiranti, riflettenti e differenziati anche in funzione delle altre caratteristiche che li definiscono (massa areica, resistenza alla trazione, alla lacerazione, al vapore, alla penetrazione d’acqua, al fuoco, alle temperature, conducibilità, capacità termica, grammatura…)

  • soluzioni in gronda ed in colmo, tipologie di sistemi di ventilazione sottomanto (listellature) ed elementi di aerazione atti ad individuare la più corretta camera di ventilazione

  • soluzioni diisolamento attraverso materiali differenti, più o meno massivi, tali da incidere sulle necessità di coibentazione invernale ed estiva, talvolta in grado di contribuire alla microventilazione con presagomature studiate ad hoc.

A completamento di tutto ciò che caratterizza una copertura, l’azienda - rivolgendo una grande attenzione anche alle fonti rinnovabili ed essendo sensibile alle problematiche energetiche attuali - propone un sistema fotovoltaico a totale integrazione architettonica compatibile con ogni profilo di tegola/coppo e dispositivi anticaduta (lineari e/o puntali), che rendono sicura ogni azione di  manutenzione in quota.

Definizione e descrizione di un “cool roof” BMI ad elevati valori riflettenti

Nel proporre un sistema tetto “cool”, BMI WIERER ha individuato diverse soluzioni stratigrafiche interessanti.
Partendo dal sistema di impermeabilizzazione primaria - il manto – l’azienda suggerisce differenti profili; rammentiamo che la normativa evidenzia che per contenere la temperatura interna degli edifici, i fabbisogni energetici necessari in estate per climatizzare oltre che limitare il surriscaldamento alla scala urbana, il manto deve essere caratterizzato dai seguenti parametri:

  • una riflettanza solare non inferiore a 0,30 nel caso di copertura a falde;

  • un indice SRI di almeno 29, per le coperture degli edifici con pendenza >15%.

BMI WIERER dispone di molteplici soluzioni di tegole/coppi rispettosi di questi indici (individuabili sulle schede tecniche), sia in terracotta, sia a base cementizia.
A titolo esemplificativo possiamo evidenziare che tutti i profili in terracotta dal colore tradizionale, fermo od antichizzato, possiedono un indice SRI superiore a 30.
Valori analoghi caratterizzano anche le tegole qualora non definite da colorazioni troppo scure.

Poiché tuttavia il tetto tradizionale italiano è definito storicamente da nuances che tendono ai colori naturali locali - talvolta da privilegiarsi anche per precise indicazioni prescrittive territoriali - laddove occorrano o si desiderino  tegole di color rosso scuro, caldo, la previsione di altri accorgimenti tecnici - peraltro suggeriti dalla legge, quali una camera di ventilazione adeguata (almeno 5 cm), membrane riflettenti e sistemi isolanti ad alta densità - permette di rispettare senz’altro la normativa vigente. Le stesse schede tecniche dei materiali sopra citate riportano, a parità di modello, i differenti valori di SRI in funzione delle diverse soluzioni stratigrafiche proposte.

portoghese fexa riflettanza tegole

Analoghe considerazioni valgono per quei profili cementizi dalla colorazione più contemporanea: il grigio scuro, l’ardesia, il testa di moro, alcune antichizzazioni non debbono essere scartati a priori per via di un SRI basso: per essi basta prevedere un idoneo sistema stratigrafico sottostante. 

Rammentiamo inoltre che BMI WIERER, proprio per far fronte all’evoluzione del gusto e nel rispetto delle questioni energetiche ed ambientali, propone alcune tegole dalla colorazione Reflex grigio perla, in linea con i valori  dell’SRI indicati dalla legge.

Le tegole BMI Wierer Reflex


Adeguati elementi in gronda ed in colmo e di una listellatura verticale

Abbiamo più volte indicato nella camera di ventilazione uno degli elementi maggiormente risolutivi delle problematiche legate alla riflessione ed alla trasmissione del calore.
La predisposizione di adeguati elementi in gronda ed in colmo e di una listellatura verticale correttamente dimensionata favorisce i moti convettivi dell’aria e la dispersione degli eccessi di calore sotto manto.

Stratigrafia colmo ventilatoStratigrafia gronda ventilatalistello di aggancio metallicoStratigrafia ventilata

Nel delineare il sistema passivo “cool roof” assumono un ruolo importante anche le membrane riflettenti al calore, quali la Divoroll Clima + 2S o la Veltitech Clima +.

Superficie Protector

Il supporto di BMI Expert nell’installazione del pacchetto riflettente ideale

Come anticipato BMI non solo dispone di un’ampia gamma di materiali necessari per realizzare un tetto a falde “cool”, ma anche di supportare l’attività di progettazione attraverso BMI EXPERT, una realtà consulenziale consolidata ormai da alcuni anni, che con la sua rete di professionisti esperti distribuita su tutto il territorio italiano, mette e disposizione competenze qualificate ed un’importante conoscenza delle specificità locali.

Se sei un tecnico (architetto, ingegnere, geometra, termotecnico…) troverai un/una collega a cui rivolgerti. Il servizio è gratuito: BMI EXPERT ti affiancherà nel corso dell’iter progettuale valutando tutti i fattori ad esso legati:

  • analisi termoigrometriche

  • caratteristiche climatiche locali

  • conformazione geometrica

  • prescrizioni normative da Regolamento Edilizio

  • soluzione stratigrafica “ideale” nel garantire ottime condizioni di comfort e bassi dispendi energetici, nel rispetto delle esigenze progettuali e delle norme.

Un tetto che permetterà alla tua Committenza la migliore vivibilità possibile della sua casa, senza che debba più preoccuparsi di costi di gestione e manutenzione eccessivi.

Chiedi un supporto gratuito a BMI Expert

Se devi realizzare un progetto puoi chiedere un supporto tecnico al team di BMI Expert. Potrai confrontarti per definire la soluzione migliore per le tue esigenze di progettazione ricevendo anche un fascicolo tecnico.

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La tegola Tegal di BMI Wierer

Un esempio di utilizzo di un “formato tradizionale” per un tetto contemporaneo. Il progetto dello studio Peter Pichler Architecture di Milano