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Operare nel mondo di oggi significa confrontarsi quotidianamente con la velocità ed il cambiamento.
Negli ultimi anni si sta assistendo ad una profonda modificazione del pensiero e della cultura. Anche la tragedia determinata dal Covid porterà ad ulteriori revisioni di pensiero. Ecco che anche i progettisti nell’ultimo decennio si sono trovati a fare i conti con due grandi avvenimenti: la crisi, che nel mondo dell’edilizia ha davvero mutato gli scenari, e la pandemia, che ha sottolineato l’urgenza di ripensare agli spazi, ai luoghi, al verde, alle risorse, al pianeta.
Le costruzioni non devono più essere pensate “solo” come dei manufatti, ma sottendere a logiche enormemente più ampie. Ne è un esempio evidente la progettazione di un edificio da realizzarsi ex novo. il pensarlo dal nulla costringe a confrontarsi con molte figure specializzate o con studi professionali estremamente articolati, nelle quali trovino sede competenze giuridiche, fiscali ed amministrative; quelle di natura geomorfologica ed idrologica oltre che strutturali, agrimensorie e catastali, urbanistiche, architettoniche, di organizzazione del paesaggio, esperte di acustica, energia, sicurezza e via dicendo, in funzione della complessità dell’intervento.
Se è il progetto - come deve essere - a guidare l’intero iter, allora è necessario che il progettista funga da promulgatore delle idee e collante delle iniziative.
All'interno di questo contesto oggi al professionista è richiesto
di conoscere tanti, troppi contesti disciplinari, interloquire con i soggetti agenti ma anche - e soprattutto - essere dentro ai nuovi paradigmi culturali ed agli assetti normativi che li sostengono: un ambito di leggi e prescrizioni, meccanismi e iter burocratici davvero complessi.
serve confrontarsi con i committenti e le loro esigenze
essere anche adeguatamente sensibile a molti altri aspetti, che hanno a che fare con la storia, la cultura, l’estetica e la propria idea formale di modo che quel che si andrà a realizzare non sia solo un prodotto materiale ma l’esternazione fisica e coerente di un’idea.
Il progettista di oggi è quindi soprattutto colui che sovrintende al processo: il suo compito è quello di guidare consapevolmente le scelte e legare le competenze. Le recenti crisi economiche unite alla persistenza di un elevatissimo numero di “tecnici” hanno inoltre creato una gran confusione in termini competenze, che troppo sovente si accavallano.
Si è assistito inoltre al confronto/scontro tra due differenti generazioni di professionisti, che possiamo definire pre e post crisi.
Le prime, sconfortate, non riescono a rassegnarsi sia all’enorme contrazione delle occasioni edificatorie, sia alle nuove modalità di lavoro, trovando talvolta grandi difficoltà a ripensare alla propria attività ed alla riorganizzazione della propria struttura.
Le nuove generazioni di professionisti, d’altro canto, sono state preparate ad agire secondo queste nuove logiche: si dimostrano più flessibili e, in quanto nativi digitali, possiedono bagagli tecnologici che approcciano in modo disinvolto.
Il risultato è che in ogni modo il carico di lavoro è esponenzialmente aumentato; e con esso le problematiche e le responsabilità.
L’ampliarsi delle opportunità previse dagli incentivi economici (i bonus legati alle differenti manovre economiche, che possono prevedersi anche in copertura) sta comportando nuove dinamiche e un aumento di possibilità di lavoro per molti soggetti.
Ma la fretta e il sovraccarico possono essere insidiosi e portare a valutazioni imprecise.
Ecco così che anche “solo” ripensare al tetto diventa un’azione più complessa. Tantissimi sono i parametri da valutare e le figure da contemplare: la Committenza, il progettista, lo strutturista, il termotecnico, i coordinatori della sicurezza, la Pubblica Amministrazione, eventualmente la Soprintendenza, l’Impresa ed i fornitori dei materiali.
Proprio in virtù di questo scenario, sono nati servizi e assistenze che nascono dal dialogo con i tecnici per supportare ogni loro esigenza. Un’azione che si pone come obiettivo principale quello di alleggerirli dal carico di lavoro con competenza e professionalità, con un’equipe di consulenti tecnici dislocati nelle differenti parti della nostra penisola e quindi a conoscenza delle distinte peculiarità territoriali. Lo scopo ultimo è di individuare per ogni progetto di tetto la soluzione tecnica migliore possibile, in ottemperanza alle numerose prescrizioni normative vigenti.
Contattando BMI Expert sarà possibile entrare in contatto con dei professionisti tecnici che:
ascolteranno e raccoglieranno le specificità di progetto
valuteranno con te le varie soluzioni
concorderanno la proposta più corretta, esplicandola attraverso quantificazioni precise dei materiali, voci di Capitolato, suggerimenti e raccomandazioni di carattere tecnico, verifiche e schede di materiale, in termini di manto di copertura, stratigrafia coibente sottostante, dispositivi anticaduta e collocazione di sistemi fotovoltaici integrati
forniranno, in seconda battuta, un’analisi economica da listino, a supporto di Computi Metrici Estimativi
interverranno per eventuali varianti successive e, qualora ne sorgesse la necessità, nelle operazioni di cantiere
potranno suggerirti i nominativi di alcuni installatori specializzati di zona qualora fossi sprovvisto di maestranze qualificate a cui appoggiarti, grazie alla rete BMI RoofPRO.
Questo servizio, a due anni dalla sua nascita, vanta il contatto con numerosissimi progettisti che si affidano ad esso sapendo di potersi approcciare con serenità alle coperture per la definizione del Fascicolo Tecnico, che altro non è che il progetto esecutivo della copertura.
Anche tu potrai contare sulla presenza costante di BMI Expert e su un'interazione che si fonda su dialogo, esperienza e competenza.
Troverai esempi di stratigrafie, verifiche termo-idrometriche, dettagli costruttivi e schede tecniche dei materiali e degli accessori che compongono un fascicolo tecnico di BMI Expert.